Come è composta?

Non appena i libri dell'Antico Testamento vennero in esistenza per volontà divina furono accettati dalla totalità degli Ebrei come ispirati da Dio, e così furono trasmessi nel tempo. Questi libri si imposero come ispirati da Dio, a motivo dell'autorità divina che mostravano e per l'adempimento delle profezie in essi contenute. Si ritiene che il canone dell'Antico Testamento sia stato completato intorno al 90 d.C.

Gesù non lasciò nulla di scritto di suo pugno, ma promise ai suoi discepoli che lo Spirito Santo, quando sarebbe venuto, avrebbe preso del suo e lo avrebbe loro annunciato.

“Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo  Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Vangelo di Giovanni 16:12-15).

Il diffondersi del Cristianesimo esigeva che l'insegnamento di Gesù, dato per mezzo degli apostoli, rimanesse invariato e non fosse modificato o distorto. Era necessario, quindi, fissare per iscritto le dottrine di Cristo e gli eventi della sua vita. Gli stadi fondamentali del processo di formazione del Nuovo Testamento furono i seguenti: il ministero pubblico di Cristo, le cui parole furono percepite e riconosciute come autorevoli

“Quando Gesú ebbe finito questi discorsi, la folla si stupiva del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.” (Vangelo di Matteo 7:28; 28:18-20)

La testimonianza orale di coloro che avevano sentito parlare Gesù ed avevano ricevuto da Lui l'incarico di "ministri della Parola"
“In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato"
(Vangelo di Gioanni 13:20; Vangelo di Luca 1:1-2; Lettera di Paolo agli Ebrei 2:3);

L'impegno epistolare degli apostoli, le cui lettere furono lette nelle riunioni di chiesa con lo stesso rispetto e la stessa riverenza portati al loro ministero orale. Inoltre, tali scritti furono riconosciuti autorevoli nella stessa misura in cui lo erano stati gli Scritti sacri dell'Antico Testamento

“Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore.”
(Prima lettera di paolo ai Corinzi 14:37)

Lo scambio reciproco, fra le diverse chiese, delle lettere degli apostoli e la raccolta delle stesse

“Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi,e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea.”

“e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture.”
(Lettera di Paolo ai Colossesi. 4:16).

La messa in circolazione di libri falsamente attribuiti agli apostoli, ad opera di persone e gruppi mossi da interessi particolari e personali, a partire dal periodo apostolico. Da ciò nacque l'esigenza di distinguere i libri autentici da quelli non autentici
“Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesú Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo di non lasciarvi cosí presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente.”
(Seconda lettera di Paolo ai Tessalonicesi 2:1-2; 3:17).

I primi libri del Nuovo Testamento a essere composti furono le epistole, alcune personali, altre indirizzate a una chiesa e altre ancora a gruppi di chiese (come ad esempio 2 Corinzi).
In seguito, apparvero gli Evangeli; si ritiene che l'ultimo libro (intorno all'anno 100 d.C.) sia stata la prima Epistola di Giovanni (le tre epistole sono definite I, II e III in base alla lunghezza).

La lingua delle Sacre Scritture

Tranne alcune parti in aramaico l’Antico Testamento è stato scritto in massima parte in ebraico. La scrittura ebraica antica era composta di sole consonanti.
Il Nuovo Testamento è stato scritto interamente in greco, con l’unica probabile eccezione dell'Evangelo di Matteo, redatto in ebraico o aramaico, ma quasi subito tradotto in greco.
L’aramaico era la lingua parlata in Palestina al tempo del Nuovo Testamento, e come tale fu la lingua abituale di Gesù. Infatti i Vangeli riportano alcune sue dichiarazioni direttamente in aramaico (Mc. 5:41; 7:34; 15:34; 14:36).