Perché si chiama Bibbia?

Circa duemila anni fa, in pieno Impero Romano l’apostolo Paolo si trovava in prigione a Roma per essere sottoposto al giudizio dell’Imperatore. In questa occasione, Paolo scrisse a Timoteo:

"... Quando verrai, porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo, e i libri, specialmente le pergamene..." (1).

I termini in lingua greca che Paolo impiega per indicare i libri e le pergamene sono interessanti e fanno luce innanzitutto sul materiale di cui erano fatti i due tipi di documenti.

Il termine greco per indicare "libro" è biblion e quello per "pergamena" è membrana.

Un biblion era più esattamente un rotolo di papiro o byblus, una pianta erbacea dagli alti fusti a canna, che cresce lungo i corsi d’acqua o ai bordi delle paludi o posti simili, il cui midollo interno veniva estratto ed essiccato in strisce piatte. Quando queste strisce erano essiccate, venivano disposte fianco a fianco, fino a formare uno strato, su cui ne veniva posto un altro in posizione incrociata; poi i due strati venivano incollati insieme. Il prodotto finale  era una specie di foglio da scrivere. Molti di questi fogli potevano essere uniti uno all’altro per i bordi e formare così una lunga striscia che veniva poi avvolta su un apposito supporto, chiamato in greco biblos o biblion.

Il termine derivava da uno dei nomi della pianta stessa, byblus, che a sua volta si riferiva a una città della Fenicia conosciuta dai Greci come Byblos. La forma biblion è in realtà un diminutivo di biblos. Nel Nuovo Testamento biblion significa semplicemente "rotolo" o "libro"; quando è richiesto un termine diminutivo, come per il libretto che Giovanni mangia (episodio citato nel libro dell’Apocalisse), la forma usata è biblaridion.

Dunque la parola “BIBBIA” deriva da biblion.

Il plurale della parola biblion è “BIBLIA”. L’intera raccolta dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento finì per essere conosciuta dai cristiani di lingua greca come ta biblia, ovvero "i libri".

I cristiani di lingua latina adottarono la parola biblia considerandola un sostantivo singolare, e dall’accezione latina viene la parola italiana "Bibbia" o forme simili nelle altre lingue.

2 Lettera di Paolo a Timoteo, capitolo 4, verso 13